
18 Gen Il primo regalo targato 2019? Un’influenza con i fiocchi
Il primo regalo del nuovo anno sembra essere, come confermano i dati riportati da EpiCentro (portale di epidemiologia dell’Istituto Superiore della Sanità), l’influenza: la prima settimana di gennaio è stata, difatti, funestata da 323.000 nuovi casi.
Il bello sembra però non essere ancora arrivato perché si attende, entro la fine del mese in corso, il vero e proprio picco.
Che cos’è l’influenza?
L’influenza, infezione respiratoria di natura virale, si contraddistingue per un esordio improvviso caratterizzato dall’insorgenza di più sintomi (dolori osteo-articolari, cefalea, febbre, mal di gola, tosse e brividi diffusi).
La prognosi, nella maggior parte dei casi, è benevola, ma può comunque complicarsi e condurre al decesso di soggetti anziani, neonati e portatori di malattie croniche. L’influenza rimane difatti ancora oggi, in Italia, la terza causa di morte di origine infettiva (la precedono AIDS e tubercolosi).
La prevenzione assume quindi, alla luce di quanto detto e dei possibili rischi, un ruolo cruciale.
Prevenire è meglio che curare
La prevenzione corre, essenzialmente, lungo tre diverse strade.
- Inoculazione, per via intramuscolare, del vaccino antifluenzale.
- Ferreo rispetto delle misure di igiene e protezione personale per contrastare la possibile diffusione della malattia. Lavarsi accuratamente le mani, evitare luoghi affollati, limitare i contatti con soggetti infetti, coprirsi bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce e usare fazzoletti usa e getta sono solo alcuni dei dettami da seguire.
- Assunzione di alimenti che rafforzano il sistema immunitario quali aglio, cipolla, zenzero, carote, kiwi, arance, broccolo, carciofi e frutta secca.
Se tutto ciò non ha funzionato e ti sei ammalato, continua a leggere questo interessante post.
Il perfetto identikit della sindrome influenzale
Alterazione della temperatura corporea, brividi, congiuntivite, cefalea, dolorabilità a muscoli e articolazioni, affezioni al cavo orale, inappetenza, nausea, emesi e dissenteria sono solo alcuni dei sintomi caratteristici della sindrome influenzale.
Questa brutta bestia, per fortuna, sembra essere destinata a lasciare il corpo, dei soggetti in buona salute, nell’arco di pochi giorni (gli strascischi hanno, ahimè, una più lenta evoluzione), mentre la situazione pare farsi più delicata per le fasce di popolazione ad alto rischio di complicanze e/o ricovero in presidio ospedaliero. Appartengono a questa categoria:
- donne in stato interessante;
- diabetici;
- persone con affezioni a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio;
- soggetti con insufficienza respiratoria;
- over 65;
- pazienti ricoverati nei reparti di lungodegenza.
Come si cura l’influenza?
Le parole magiche per guarire dalla sindrome influenzale sono riposo, assunzione di farmaci per il controllo della sintomatologia (paracetamolo) e corretta idratazione (la febbre determina, a causa della sudorazione, la perdita di liquidi).
Via libera, quindi, ad acqua, spremute di arance, succhi di frutta, brodi vegetali e bevande energetiche (fonte preziosa di sali minerali); attenzione, invece, a tè e caffè che possono aggravare lo stato di disidratazione.
I soggetti a rischio complicanze possono invece assumere, sotto stretto controllo medico, i farmaci antivirali al fine di contrastare, più rapidamente, i sintomi e scongiurare altri possibili gravi disturbi; il trattamento per essere efficace deve essere, però, intrapreso entro 48 ore dall’esordio dell’influenza.
Non sono, infine, da sottovalutarsi i rimedi naturali; ecco una carrellata dei principali.
- Echinacea: rafforza il sistema immunitario e stimola l’azione fagocitaria dei linfociti. Può essere usata per prevenire i malanni di stagione (fino a due capsule al giorno di estratto secco per due mesi) o per curare l’influenza (40 gocce di tintura madre, diluite in acqua, tre volte al giorno fino a completa remissione dei sintomi).
- Erisimo (o erba cornacchia): è il rimedio perfetto in caso di tracheobronchiti e laringiti acute o croniche. Assumere 40 gocce di tintura madre, due volte al giorno, fino a miglioramento.
- Propoli: questo elisir di salute e benessere vanta un elenco senza fine di proprietà. E’ un antibatterico naturale (coniuga l’azione battericida e quella batteriostatica), rafforza il sistema immunitario ed è un ottimo antibiotico naturale. Viene impiegato in caso di mal di gola e affezioni alle vie respiratorie; può essere inoltre associato, per scopi preventivi, a rosa canina, eucalipto e ribes nero.
Quali pericoli si nascondono dietro a una banale influenza?
L’influenza, pur non essendo una grave patologia, deve essere trattata in modo adeguato perché le complicanze sono sempre in agguato. Le sinusiti e le otiti sono, per esempio, moderatamente complesse, mentre l’asticella di guardia si alza in caso subentrino polmoniti, infiammazioni a carico di di cuore, cervello, muscoli e insufficenze multi-organo.
Costituiscono, invece, un capitolo a parte gli anziani, le donne in stato interessante e i fumatori.
Gli over 65 e tutti coloro che sono affetti da patologie croniche presentano, difatti, un indebolimento del sistema immunitario e ciò li espone a possibili infezioni batteriche che, sommate alla pregressa sindrome influenzale, possono causare un significativo peggioramento del quadro clinico del paziente. Si consiglia, perciò, di bere tanta acqua, rimanere a riposo e contattare, in caso di necessità, il proprio medico curante.
Le gestanti rappresentano un’altra categoria a rischio: le difese immunitarie subiscono una leggera flessione e le probabilità di contrarre possibili complicanze aumentano.
I sintomi a cui prestare maggiore attenzione sono difficoltà respiratoria e innalzamento della temperatura corporea (oltre i 38°C); quest’ultima condizione non deve assolutamente essere sottovalutata perché può stimolare le contrazioni uterine e portare a un parto prematuro con tutte le conseguenze del caso.
Devono, infine, riguardarsi gli accaniti consumatori di sigarette, tabacco da pipa e sigari; il fumo non risparmia, difatti, le difese immunitarie di gola, trachea e bronchi e questo regala un netto un netto vantaggio a virus e batteri patogeni.
I primi numeri dell’influenza 2018-2019
Analizziamo ora, brevemente, i primi numeri dell’influenza 2018-2019. I dati, pervenuti presso il Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati raccolti dai cosiddetti medici sentinella che hanno prontamente segnalato i casi trattati.
Dall’analisi del rapporto epidemiologico emerge, quindi, quanto segue.
- Il numero di casi registrati (ogni 1.000 assistiti) nella prima settimana di gennaio 2019 è nettamente inferiore a quello riscontrato nello stesso periodo del precedente anno.
- La prima settimana di gennaio 2019 ha messo a letto, in misura maggiore, bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, mentre si contendono il secondo posto sul podio gli adulti tra i 15 e i 64 anni e i ragazzi tra i 5 e 14 anni.
Si aggiudicano, infine, la medaglia di bronzo gli over 65.
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- L’andamento della sindrome influenzale sembra ricalcare, nella prima settimana di gennaio 2019, i dati relativi alle stagioni 2010-2011 e 2014-2015.
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- Si osserva un’incidenza maggiore in Piemonte, Lazio, Abruzzo e Campania.
Conclusioni
L’influenza è, come visto in precedenza, una patologia generalmente a bassa complessità, ma non deve essere presa comunque sottogamba. Le raccomandazioni, per una completa e rapida guarigione, comprendono riposo assoluto, assunzione di liquidi e terapia farmacologica per controllare la sintomatogia.
I soggetti più a rischio devono, invece, seguire qualche accortezza in più e rivolgersi, se necessario, al proprio medico curante e/o pronto soccorso.